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Le parole che curano: le poesie di Shinsaku Ashida a cura della Redazione

L’Associazione “Philosophic Therapy Center” è lieta di presentare tre poesie donate dal poeta giapponese Shinsaku Ashida, selezionate tra novanta componimenti inviati per essere utilizzate nei laboratori di poetrytherapy. L’onda, Il Sé Ideale e Pozzanghera rappresentano un dialogo tra parola e introspezione, tra Oriente e Occidente, e testimoniano la forza della poesia come strumento di consapevolezza, riflessione e cura.

L’onda

Anche se dici
di aver imparato a camminare da solo
verso la riva,
se le onde non ti raggiungono
è perché hai scelto la riva sbagliata.

Non importa quanto lontano sei arrivato,
ci sarà un giorno
in cui ricorderai la via del ritorno.

L’oceano
ti cercherà lentamente,
anche se perdi la strada
ti troverà.

C’è tempo,
quando tieni tra le mani
quelle parole tranquille, forti
che spingono l’anima da dietro.

Un’onda arriverà,
muoverà anche dentro il petto.

Ma ora
stai sulla riva diversa,
e dici
che nemmeno una piccola onda
bagna le dita dei piedi.

Il Sé Ideale

C’è
sempre lì.
Oltre la mano che tende.

Nel bosco
le farfalle appaiono.

Le braccia si alzano
più dei meli.
La farfalla danza
appena oltre le dita.

Mai catturata.
Il cuore si stanca.

Si alzano più dei tigli.
La farfalla danza ancora.
Appena fuori portata.

Non fugge.
Le mani insegnano la distanza,
allungandosi,
indicano la punta sottile di un dito.

Pozzanghera

Il piacere
di fare qualcosa di sbagliato
si è dissolto.

Dentro casa
le regole aspettano di essere rotte,
ma fuori
una figura riflessa
cerca ancora un nome
che non sia quello degli altri.

Non era il desiderio di peccare,
era l’idea
che il male fosse dovuto,
una colpa scavata in fondo.

Poi arriva la primavera:
il piacere si scioglie,
come neve.

L’acqua chiara
riflette il cielo della sera.
Uscire
era la cosa giusta.

E per un po’,
la neve
non tornerà.

Le tre poesie scelte riflettono con rara coerenza l’essenza della poetry therapy: la parola come movimento, riconciliazione e rinascita.
In L’onda, il ritorno all’origine diventa un invito alla fiducia nel proprio tempo interiore;
in Il Sé Ideale, la farfalla insegna la leggerezza del desiderio che non possiede ma comprende;
in Pozzanghera, l’acqua chiara del perdono scioglie il peso della colpa e restituisce la libertà di rinascere.

Attraverso il suo linguaggio limpido e meditativo, Shinsaku Ashida offre una poesia che unisce Oriente e Occidente, natura e pensiero, silenzio e parola.
La sua voce diventa così un ponte tra culture e una risorsa preziosa per la poetry therapy, dove la scrittura è ascolto, cura e contemplazione.

LA REDAZIONE

Nota biografica

Shinsaku Ashida è un poeta giapponese che si dedica alla poesia, ai racconti brevi, al tanka, all’haiku e all’haiga.
Le sue opere sono state pubblicate o premiate in 204 riviste e antologie letterarie, di cui 135 in Giappone e 69 all’estero, tra Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Canada, Norvegia, Romania, Singapore, India, Germania, Irlanda e Australia.
I suoi scritti sono apparsi in riviste come Slant (University of Central Arkansas), Poésie/première, Poetry World, Vancouver Island Poetry Magazine, Eunoia Review, Spillwords Press, Haikuniverse, Haiku heute, Sekai (Iwanami Shoten), The Yomiuri Shimbun e The Nikkei Shimbun.
Selezionato per la fase di qualificazione della Poetry World Cup 2026, ha pubblicato tre volumi in Giappone e sta preparando la sua prima raccolta internazionale, dedicata al dialogo poetico tra culture di tutto il mondo.

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