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Il Palloncino del Bambino di Nino Velotti (a Peppe Capasso)

Chi gonfia il palloncino, chi è, un bambino?

Viene dalla preistoria, come un folle

abbraccia e gratta la sua schiena molle,

erutta l’anima e trascende ursino,

 

la durezza ha del mondo contadino,

dolce e vulcanico come le zolle

fertili della nostra terra… Folle

alla mostra, finì il male assassino…

 

Ma mentre scrivo un palloncin celeste

scarabocchiato per strada, un tuo dono?

Sbrigo servizi, fa caldo. Un ragazzo

 

tutto coperto incede, chiaro è un pazzo.

Noto case a metà – e senza condono? –

tra erbe sospese. E qui la vita investe.

 

NINO VELOTTI

 

Nota dell’autore 

 

Mi stimava molto come poeta Peppe Capasso e io lo ricambiavo pienamente, uomo di grande sensibilità e cultura, un vulcano di idee che faceva parte di una famiglia di grandi artisti – ho conosciuto bene anche suo zio Ciccio -, lui per me il migliore, il più innovativo e profondo non soltanto rispetto ai parenti.

Grazie, Peppe, per il dono del palloncino scarabocchiato – da un bambino? – che mi hai fatto trovare per terra mentre componevo questo sonetto dedicato a te e sbrigavo servizi per la casa! Il palloncino legato al bambino era un grande tema della tua opera, so che avresti voluto approfondire l’argomento ❤️

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