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La Drammaterapia di Nicola Velotti

La drammaterapia è un approccio terapeutico che si basa sull’utilizzo del teatro e della recitazione come strumenti per aiutare le persone a superare i propri problemi emotivi, psicologici o fisici. La drammaterapia si fonda sull’idea che la rappresentazione teatrale sia un mezzo efficace per esprimere e lavorare sulle proprie emozioni, sui propri conflitti interiori e sulle proprie difficoltà relazionali.

Questa terapia può essere utilizzata per diversi scopi, come migliorare la salute mentale e fisica, aumentare l’empatia e la consapevolezza di sé e degli altri, migliorare le relazioni interpersonali e la comunicazione, promuovere l’autostima e l’autoconsapevolezza.

Durante le sessioni di drammaterapia, i partecipanti possono essere chiamati a recitare o improvvisare su scenari immaginari o reali che richiamano le loro esperienze di vita o che mettono in luce le loro emozioni. L’obiettivo è di costruire una narrazione comune in cui ogni partecipante possa esprimersi liberamente e trovare nuovi modi di gestire le loro emozioni. La drammaterapia propone una metodologia di tipo laboratoriale, che distingue tre fasi specifiche di lavoro: la fase di fondazione, di creazione e di restituzione. La fase di fondazione ha lo scopo di promuovere il senso di appartenenza al gruppo e la fiducia verso ogni membro che lo costituisce. La fase di creazione riguarda il laboratorio teatrale e la realizzazione dello spettacolo da inscenare alla fine del progetto. Infine, la fase di restituzione invita i partecipanti a elaborare e a condividere quanto esperito durante l’esperienza laboratoriale attraverso l’attivazione di processi metacognitivi e di problem solving.

Alcune delle tecniche utilizzate dalla drammaterapia includono l’improvvisazione, i giochi di ruolo, la recitazione di testi o la creazione di monologhi. È importante sottolineare che la drammaterapia non richiede alcuna esperienza pregressa nel teatro e che il focus è sulla parte terapeutica e non sulla performance. Il contesto ludico e non giudicante è adatto a tutti coloro che cercano uno strumento creativo ed espressivo per prendersi cura di sé.

Può essere utilizzata nelle scuole come teatro-educazione, con an­ziani, pazienti psichiatrici, disabili. Si è rivelata utile con disturbi dello spettro autistico, ritardi cognitivi, disturbi emotivi e disturbo post trau­matico da stress.

Nei suoi aspetti di teatro sociale viene utilizzata nelle comunità per minori, nelle comunità di recupero per tossicodipendenti e nelle carceri.

NICOLA VELOTTI

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