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Lo Zenzero di Elisabetta Rainone

Lo Zenzero è una pianta officinale, il cui nome scientifico é Zingiber officinale.
E’ originario dell’India e dell’Asia tropicale.
La sua particolarità è il grosso rizoma carnoso dal quale partono i fusti aerei della pianta. I fusti sono privi di rami: quelli più corti sono destinati alla produzione dei fiori mentre quelli più lunghi portano le foglie preposte allo svolgimento delle normali attività di assimilazione e di fotosintesi.
Il rizoma dello zenzero è da sempre utilizzato come spezie in India e Cina e rientra fra le sostanze medicamentose della medicina orientale.
I costituenti principali dello zenzero sono: olio essenziale, resina, gingeroli.
In particolare:
60% amidi;
2,5-3% di olio essenziale: carburi sesquiterpenici, quali zingiberene(60%), beta bisabolene,
ar-curcumene, zingiberolo(responsabili dell’odore, ecc);
gingeroli (responsabili del sapore marcato della droga)e shogaoli;
cera, grasso, amido, resina, acidi organici e 5% sali minerali.
Le attività principali dello zenzero sono: carminative, aromatiche e assorbenti, antiemetiche, ipocolesterolemizzanti
Lo zenzero agisce in modo particolare a livello gastrointestinale: il rizoma, infatti, oltre alle ben note attività stimolanti-aromatiche e stomatiche, manifesta attività colagoga. L’aumento della secrezione biliare è stato ottenuto con l’estratto acetonico e non con l’estratto acquoso. Si è appurato a livello sperimentale che il (6)-gingerolo è colagogo e l’(8)-gingerolo è epatoprotettore; il zingiberene si è dimostrato antiulceroso. L’effetto antiulcera è stato messo in evidenza sperimentalmente nel ratto.
Svariati inoltri gli studi che hanno segnalato come la polvere del rizoma abbia attività antinausea. L’azione antiemetica non sarebbe di origine centrale, ma consecutiva ad effetti diretti sul sistema digerente.
Lo zenzero è conosciuto anche come tonico-stomachico: stimola i recettori termosensibili dello stomaco e provoca così una sensazione di calore locale. Tale proprietà è sfruttata nella dispepsia, nella ipoacidita’ gastrica e nella gastralgia. Lo zenzero stimola la secrezione salivare e la sua concentrazione in ptialina e in mucina, aumenta il tono della muscolatura intestinale ed attiva la peristalsi.
Viene segnalata anche un’attività ipocolesterolemizzante, probabilmente da riferire all’azione colagoga della pianta.
La pianta viene impiegata come aromatizzante in numerosi collutori e medicamenti per le cure dentarie e la tintura si usa in frizioni per migliorare l’irrorazione ematica.
Il rizoma è usato, inoltre, nella fabbricazione di liquori e aperitivi.
In Inghilterra si usa preparare una birra allo zenzero (Levi, Dizionario classico di medicina,1840).
Non sono segnalati effetti secondari e tossicità ai dosaggi terapeutici.
Le Forme farmaceutiche dello zenzero sono:
-decotto al 3%
-500mg polvere per capsula 3 volte al di’30 minuti prima dei pasti; due capsule 30 minuti prima del viaggio (Capasso F.,Grandolini G.,op.cit.p.187).
Zingiber officinalis T.M.: 30 gocce tre volte al di’.

ELISABETTA RAINONE

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